DOMANDE FREQUENTI SULLA CITTADINANZA ITALIANA PER DISCENDENZA

Quali sono i requisiti per ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza?

Il legislatore italiano a partire dal Codice Civile del 1865 ha utilizzato il principio dello ius sanguinis, attraverso il quale il genitore trasmette la cittadinanza al figlio. Il principio dello ius sanguinis era applicato anche dalla legge n. 555 del 1912, l’art 1 stabiliva che: “E’ cittadino per nascita il figlio di padre cittadino”. Il medesimo principio trova conferma anche nella legge n. 91 del 1992.


Ci sono limiti generazionali nella trasmissione della cittadinanza italiana per discendenza?
Non è esiste alcun limite. Il legislatore stabilisce che la cittadinanza italiana viene trasmessa dal genitore al figlio, senza alcuna limitazione.


Se l’antenato è nato prima della Costituzione del Regno d’Italia posso ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza?
Tendenzialmente si, a patto che quando l’antenato è morto, la città in cui era nato faceva parte al Regno d’Italia. In questi casi si consiglia di chiedere il parere di un avvocato specializzato in cittadinanza italiana. Alcune città italiane sono state annesse in periodi successivi alla nascita del Regno d’Italia.


Qual è la procedura per chiedere il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza?
La procedura ordinaria per ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza è amministrativa. La domanda di riconoscimento si inoltra all’Ufficio di Stato Civile del Comune di residenza, per coloro che vivono in Italia. Nel caso di cittadini discendenti che vivono all’estero, la domanda si propone al Consolato Italiano territorialmente competente.


Posso ottenere la cittadinanza italiana per via giudiziaria?
Come abbiamo detto, la procedura ordinaria è quella amministrativa, tuttavia ci sono delle situazioni dove è possibile ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza per via giudiziaria. In tutti questi casi è necessario il patrocinio di un avvocato specializzato in cittadinanza italiana.


Vediamo in quali casi è possibile ricorrere giudizialmente:

  • Il caso più frequente è quello delle lunghe liste di attesa del Consolato, il quale per legge deve concludere il procedimento amministrativo entro due anni dalla richiesta di appuntamento. In alcuni Consolati Italiani ci sono liste di attesa che superano i 10 anni, come il Consolato d’Italia di San Paolo. In questo scenario abbiamo un classico caso di ricorso giudiziale per il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza per ritardo del Consolato.
  • Altro caso che sta emergendo, è quello legato all’impossibilita di prenotare un appuntamento attraverso il sistema prenotami. Mentre fino a poco tempo fa, le richieste di appuntamento venivano inoltrate via posta tradizionale o via posta elettronica, da qualche anno i Consolati Italiani utilizzano una piattaforma chiamata prenotami, dove i cittadini devono registrarsi per inviare qualunque tipo di richiesta. Purtroppo, la piattaforma prenotami sta creando notevoli difficoltà. In moltissimi Consolati la prenotazione di un appuntamento è quasi impossibile a causa dell’alto numero di richieste e dei pochi posti messi a disposizione da parte delle Autorità Consolari. Qui è possibile ricorrere giudizialmente per ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana per impossibilità di prenotare un appuntamento.
  • Infine, abbiamo il ricorso per mancato riconoscimento della cittadinanza italiana, che viene fatto nei casi in cui viene rigettata la domanda. Bisogna valutare con attenzione se ricorrono i presupposti per un ricorso giudiziale. E’ fondamentale affidarsi ad un avvocato esperto e con comprovata esperienza in materia di cittadinanza italiana.

Che cosa è la Cittadinanza per discendenza per via materna anteriore al 1948?
Un caso particolare di ricorso giudiziario e quello della cittadinanza per via materna anteriore al 1948. Si verifica quando nell’albero genealogico c’è un figlio o figlia nato da una donna prima del 1948. Quando ci troviamo di fronte a questa situazione, il riconoscimento per la cittadinanza si può ottenere solo attraverso la via giudiziaria.

Dove si propone il ricorso giudiziale per il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza? 
La competenza è del Tribunale sezione specializzata Immigrazione, presente in ogni capoluogo di Corte d’Appello. A partire da giugno 2022 la domanda si propone di fronte al Tribunale territorialmente competente del luogo dove è nato l’avo italiano, per tutti i casi in cui il ricorrente risiede all’estero.

Durante il ricorso giudiziario il ricorrente deve essere presente in Italia e partecipare alle udienze?
La procedura viene gestita dall’avvocato al quale è stata conferita la procura alle liti. Non è necessaria la partecipazione alle udienze del ricorrente.

Che documenti sono necessari per presentare la domanda riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza?
Per ottenere il riconoscimento bisogna provare la discendenza senza interruzioni dall’avo italiano. La prova viene fornita attraverso la produzione dei certificati di nascita, certificati di matrimonio e certificati di morte di ogni discendente fino al richiedente.

Che forma devono avere i certificati che provano la linea di discendenza?
I certificati stranieri devono essere prodotti in originale e in base al paese di provenienza può essere richiesta la legalizzazione con apostilla, oltre la traduzione giurata eseguita da un traduttore ufficiale e apostilla della traduzione.

Che cosa è il Certificato di non naturalizzazione?
È un documento che prova la non naturalizzazione dell’avo italiano, deve essere prodotto solo per l’avo italiano.

Cosa succede se l’avo italiano si è naturalizzato, ovvero se ha perso la cittadinanza italiana?
Se la naturalizzazione è avvenuta prima della nascita del discendente, si è interrotta la linea di discendenza. Pertanto, ne il figlio, nei i discendenti possono ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana. Se la naturalizzazione è successiva alla nascita del figlio, la linea di discendenza non si è interrotta. In questi casi consiglia la consulenza di un avvocato specializzato in cittadinanza italiana.

Cosa succede se non trovo il certificato di nascita dell’avo italiano?
Il certificato di nascita dell’avo italiano è il documento fondamentale per iniziare il processo di riconoscimento della cittadinanza italiana. Purtroppo i registri di stato civile in Italia partono dal 1871. Tuttavia è frequente che molti Comuni conservano registri anteriori al 1871, in particolare nel Sud Italia. Comunque, nei casi in cui è impossibile reperire il certificato di nascita dell’antenato italiano si può richiedere il certificato di battesimo.

Che informazioni devo avere per richiedere un Certificato di Nascita?
Il nome dell’antenato, la città di nascita e la data di nascita. Il nome dei genitori è importante nel caso in cui si conosce solo l’anno di nascita. Il nostro studio legale è anche specializzato in ricerche genealogiche ed assiste i propri Clienti anche per le ricerche genealogiche più complicate. Se vuoi approfondire leggi la nostra guida.

Che informazioni servono per chiedere il Certificato di Battesimo dell’antenato italiano?
Il nome, la città di nascita, la data di nascita e la parrocchia di battesimo. La ricerca è più complicata e dispendiosa rispetto al certificato di nascita.

Cosa fare se non riesco a trovare il certificato di nascita e di battesimo del mio antenato?
Posso richiedere un certificato di leva militare.


Se non hai trovato la risposta che cercavi richiedi una consulenza legale, un avvocato specializzato in cittadinanza italiana per discendenza si metterà presto in contatto con te.